Folklore e tradizioni

Il territorio dove hanno sede i nostri agriturismi e le zone circostanti sono ricchi di storia e di tradizioni popolari, di eventi che si tramandano da secoli, momenti unici e imperdibili per turisti e autoctoni, occasioni di incontro, divertimento e conoscenza profonda della cultura locale. Vi segnaliamo alcuni degli eventi folkloristici che hanno luogo in Maremma toscana principalmente durante il periodo estivo.

Uno fra tanti è il palio marinaro di Castiglione della Pescaia, le cui origini risalgono al 1952, anno della prima sfida che ebbe luogo tra i pescatori della zona. Un tempo l’evento veniva svolto lungo il tratto cittadino del fiume Bruna, ma da qualche anno ormai è stato trasferito direttamente sul mare. A sfidarsi sono cinque barche, rinominate a rappresentanza di ogni rione in cui è suddiviso il paese, ovvero: Castello, Marina, Piazza, Ponte, Portaccia.
L’evento solitamente si svolge le ultime settimane di agosto e include delle giornate dedicate anche al palio per gli under 18 e quello femminile, entrambi voluti dalla cittadinanza e aggiunti recentemente all’evento primario.

Sempre nel mese di agosto in Maremma si svolge un altro palio di antica tradizione, la cui prima manifestazione risale al 1937. È il palio marinaro dell’Argentario (una delle regate più lunghe al mondo). Anche in questo caso si tratta di una regata che vede fronteggiarsi quattro battelli, rappresentanti ognuno i quattro rioni di Porto Santo Stefano: Valle, Fortezza, Croce e Pilarella. Ogni rione si sfida a bordo di un gozzo (in dialetto “guzzo”) che riporta il nome di un vento: Maestrale, Grecale, Libeccio e Scirocco. Ad oggi il palio si svolge presso Porto Santo Stefano, durante i primi giorni di Agosto, in occasione dei festeggiamenti del patrono.

Un’altra sfida folkloristica, non più in tema marinaro, ma che si svolge sulla terraferma è invece il Balestro del Girifalco, a Massa Marittima. Una rievocazione storica che ha luogo due volte l’anno, rispettivamente la quarta domenica di maggio e il 14 agosto. Prima della gara vera e propria un corteo medievale sfila per le strade della città e gli sbandieratori si esibiscono in meravigliose coreografie. A seguire prende vita la sfida vera e propria, che vede impegnati i balestrieri nell’uso della balestra antica all’italiana. Il balestriere scaglia la freccia verso il bersaglio (detto “corniolo”) situato a una distanza di tiro di 36 metri. L’evento si chiama Balestro del Girifalco proprio perché il bersaglio è collocato al centro del “girifalco”, ovvero un legno di forma troncoconica. Si aggiudica la vittoria il balestriere che riesce a colpire il corniolo il più vicino possibile al centro. Il premio per il vincitore consiste in una simbolica freccia d’oro, mentre al Terziere di appartenenza va un “drappellone” in seta dipinta.

Non potevamo non concludere questa rassegna con il palio per eccellenza, forse il più noto in assoluto, le cui tracce si ritrovano in testimonianze risalenti al Seicento: il Palio di Siena.
Partecipare a questo evento è senza alcun dubbio un’occasione unica per conoscere l’anima profonda della città. Il calore, il fervore, la passione, la rivalità tra le contrade senesi, tutto questo trova la sua massima espressione nei giorni del palio: il 2 luglio, in onore della Madonna di Provenzano, e il 16 agosto in onore della Madonna Assunta.
A sfidarsi il giorno del palio, sono appunto le contrade, rappresentate da un cavallo e un fantino. La partecipazione riguarda 10 contrade su 17 (7 sono quelle che non hanno partecipato l’anno precedente in quel Palio, mentre le altre 3 vengono estratte a sorte).
I giorni del palio sono 4, ma la sfida vera e propria avviene il giorno della corsa ufficiale dei cavalli, che si tiene nella famosissima Piazza del Campo, allestita ad hoc per l’occasione.
Il regolamento del palio di Siena, si è evoluto e ampliato nel tempo, ma ciò che conta è che vincerà la sfida la contrada il cui cavallo completerà per primo i tre giri della piazza (anche se “scosso”, ovvero senza fantino sopra). Non una sfida semplice, soprattutto per i punti impervi che gli animali si trovano a dover superare.

È possibile assistere al palio in forma gratuita, recandosi in Piazza con un certo anticipo, muniti di acqua, bevande e accessori per proteggersi dal sole cocente; in alternativa, a pagamento, si trovano anche delle postazioni più comode, o sulle tribune o sui balconi che circondano la piazza. Naturalmente per la calca e la tipologia di manifestazione non è consigliabile portare bambini piccoli ad assistere al Palio in Piazza del Campo.

Torna indietro

back_icon